COSA ABBIAMO FATTO
Durante la PANDEMIA COVID-19
Poche chiacchiere, osservazioni COSTRUTTIVE, critiche e puntuali, ma realmente LIBERE dai condizionamenti dei poteri forti.
Molte soluzioni erano e sono facilmente realizzabili e lo abbiamo detto fin da subito (23 febbraio!): fornitura ai medici di adeguati DPI, completa dematerializzazione della ricetta, autocertificazione dei primi giorni di malattia, chiusura degli studi all’accesso libero, snellimento di alcune pratiche burocratiche, potenziamento della rete della Medicina del Territorio da parte di Regione e di ATS
Inoltre:
– Abbiamo distribuito noi DPI a tutti i Medici, al posto di chi invece avrebbe dovuto farlo!
– Abbiamo sollecitato ENPAM a riconoscere un equo e concreto risarcimento a chi si è ammalato
– Siamo intervenuti con decisione nei confronti delle Compagnie Assicurative che hanno tentato di negare il giusto indennizzo ai colleghi colpiti dal CoronaVirus e
– Abbiamo predisposto una proposta di legge per indennizzare gli operatori sanitari vittime (deceduti o danneggiati) della COVID-19. Questa proposta è stata recepita da diversi senatori ed è diventata ufficialmente un disegno di legge (il n° 1861)
– Siamo intervenuti con lettere a Regione e ATS a tutela dei Colleghi Specializzandi, dei dipendenti che hanno optato per la libera professione extramoenia, dei titolari di contratti in libera professione, e dei dipendenti del Privato Convenzionato, esclusi dai premi per i Medici che hanno direttamente partecipato alla lotta contro la pandemia